sabato 28 gennaio 2012

Neige, di Maxence Fermine

"Le poète, le vrai poète, possède l'art du funambule. Écrire, c'est avancer mot à mot sur un fil de beauté, le fil d'un poème, d'une oeuvre, d'une histoire couchée sur un papier de soie. Écrire, c'est avancer pas à pas, page après page, sur le chemin du livre. Le plus difficile, ce n'est pas de s'élever du sol et de tenir en équilibre, aidé du balancier de sa plume, sur le fil du langage. Ce n'est pas non plus d'aller tout droit, en une ligne continue parfois entrecoupée de vertiges aussi furtifs que la chute d'une virgule, ou que l'obstacle d'un point. Non, le plus difficile, pour le poète, c'est de rester continuellement sur ce fil qu'est l'écriture, de vivre chaque heure de sa vie à hauteur du rêve, de ne jamais redescendre, ne serait-ce qu'un instant, de la corde de son imaginaire. En vérité, le plus difficile, c'est de devenir un funambule du verbe."
[Il poeta, il vero poeta, possiede l'arte del funambolo. Scrivere significa avanzare parola per parola su un filo di bellezza, il filo di un poema, di un'opera, di una storia adagiata su carta di seta. Scrivere significa avanzare passo a passo, pagina dopo pagina, sul cammino del libro. La cosa più difficile non è d'innalzarsi dal suolo e tenersi in equilibrio, aiutati dal bilanciere della propria penna, sul filo del linguaggio. Non è neppure il dover andare dritti, in linea continua, a volte intermezzata da vertigini furtive come la caduta di una virgola, o l'ostacolo di un punto. No, la parte più difficile, per il poeta, è rimanere continualmente su questo filo ch'è la scrittura, vivere ogni singola ora della sua vita all'altezza dei sogni, senza mai scendere, neanche per un istante, dalla corda dell'immaginario. Davvero, la cosa più difficile è diventare funambulo del verbo]

Tratto da  "Neige" di Maxence Fermine (pp.80-81)

venerdì 27 gennaio 2012

Venerdì sera: relax time

Amo studiare, scrivere o semplicemente rilassarmi ascoltando Einaudi. I quattro dvd che mi son stati donati dal Bianconiglio sono preziosi biglietti per la serenità.
In loro assenza, mi accontento di cercare il Maestro su Youtube.

mercoledì 18 gennaio 2012

Riflessioni di una mente assonnata, stanca, e pronta per andare a dormire anche se sono solo le nove di sera

Viaggiare è una brutalità. Obbliga ad avere fiducia negli stranieri e a perdere di vista il comfort familiare della casa e degli amici. Ci si sente costantemente fuori equilibrio. Nulla è vostro, tranne le cose essenziali - l’aria, il sonno, i sogni, il mare, il cielo - tutte le cose tendono verso l’eterno o ciò che possiamo immaginare di esso.
Cesare Pavese 

giovedì 12 gennaio 2012

Una nuova avventura

Se non trovate aggiornamente è perché sono immersa nei preparativi per l'esperienza ginevrina. Partenza il 14 gennaio, inizio lavorativo il 16, e tante avventure all'orizzonte!
Per i curiosi, il nuovo blog dedicato a tutto ciò è Genève, ma bien-aimée
Au plaisir de vous retrouver!