mercoledì 20 marzo 2013

Peculiar ads 1: anche gli androidi sono golosi

Ci sono pubblicità che ti colpiscono, che magari non capisci, o di cui ricordi solo una scena senza avere la minima idea di cosa fosse pubblicizzato (chiamasi ad fail, quando l'impatto psicologico ottenuto non è quello programmato).
Se vi parlo tanto di pubblicità, è che metto in pratica l'analisi critica di una sociologa della quale seguii le lezioni all'università.
Visto che ogni tanto la tv la guardo anch'io, ho deciso che invece di "subire" gli inevitabili spot pubblicitari, li avrei guardati con occhio critico.
Tra le pubblicità che attualmente mi lasciano molto perplessa, c'è quella di Nestlé per il suo Grand Chocolat:

Non vi annoierò con tutte le riflessioni che ho fatto (al limite dei trip mentali) vedendone le immagini. Ciò che mi piace, in compenso, è la versione acustica di Meaning, del francese Cascadeur (se amate Antony Hegarty, il cantante di Antony and the Johnson, adorerete Alexandre Longo-Cascadeur)
E siccome in questa fase della mia vita cerco il lato positivo delle cose, godiamoci questo pezzo etereo dalle enigmatiche parole:

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